Gianduja e Giacometta in una curiosa immagine d'epoca tratta dal sito Internet del Comune di Torino

mercoledì 17 febbraio 2010

Sotto tono la festa delle bande e il corteo dello Storico Carnevale di Ivrea





Che la nuova Fondazione per lo Storico Carnevale di Ivrea (che ha sostituto il Consorzio guidato da una decina di anni da Elvio Gambone) apportasse delle modifiche al programma della manifestazione c'era da aspettarselo, ma che decidesse di cancellare uno degli appuntamenti più belli e colorati questo non lo si è proprio capito. Lunedì sera nelle vie di Ivrea è mancata l'allegria, il folcore, la festa. La folla si è radunata nel centro storico, come sempre numerosa, per assistere alla parata delle bande musicali giunte da ogni dove, ma ad attendere il grande pubblico sono arrivate, con grande ritardo per essere una serata piuttosto fredda, tre fanfare militari: la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, la Fanfara della Polizia di Stato a cavallo e la Fanfara del terzo Battaglione Mobile Carabinieri Lombardia. Nulla da eccepire sulle esibizioni di queste filarmoniche, come sempre di alto livello, ma più che ad una festa di carnevale ci è sembrato di assistere alla parata del 25 Aprile. Anche il corteo storico di ieri, martedì 16 febbraio, è apparso scarno senza quelle bande musicali con majorettes e quei gruppi folcloristici ospiti a cui ci avevano abituati Gambone & C. Per fortuna la Mugnania, con il suo splendente sorriso e con il lancio di quintali di mimose profumate e caramelle, è riuscita comunque a rallegrare la sfilata. Ineccepibile lo Stato Maggiore a cavallo, una delle parti più belle del corteo storico. Sempre avvicente e affascinante, invece, la battaglia delle arance, con migliaia di aranceri pronti a darsi battaglia negli angoli più caratteristici della città. Buona anche l'idea di omaggiare i visitatori del cappello frigio nella giornata di domenica. La fragranza dolce delle arance ce la porteremo dietro ancora per molti giorni, così come i ricordi dell'edizione 2010. Speriamo che i vertici della Fondazione si ravvedano su alcune delle decisioni prese quest'anno e che per la prossima edizione tornino sui loro passi per continuare ad offrire uno spettacolo degno solo dello Storico Carnevale di Ivrea.

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